Ciao Nicola, a me sembrano poche idee e ben confuse...
Nicolacrucco ha scritto: ↑12/11/2018, 9:32
Qualche anno fa la mia vasca era abbastanza bella e piena di grosse montipore che crescevano felici. Decisamente smorte di colori, ma grossissime. Iniziai a usare la vodka per cercare di avere dei colori piú belli (con scarsi risultati). Poi una volta sono andato via 3 giorni ed ho detto a mia moglie "non ti preoccupare delle vodka"......e al terzo giorno é morto tutto, ed ho passato 2 giorni a buttare via coralli morti.
Difficile che sia per aver smesso di dosare vodka...
Sono ripartito con molta difficoltá e poca motivazione, e da allora la vasca é sempre stata molto trascurata. (mea culpa). Ora ho solo qualche molle triste, una vasca molto poco stabile e poca motivazione. Tuttavia vorrei riavere una vasca che non sembra una fogna a cielo aperto...
Lo vorremmo tutti in effetti
Da ieri ho ricavato nella sump un piccolo refugium con qualche roccia viva e una palla di chetomorpha. Ora per 6 settimane non tocco nulla e vediamo che succede.
Dopo che il refugium si sará stabilizzato vorrei provare a stabilizzare un po anche il resto.
A seconda delle dimensioni potrebbero abbassarsi i nutrienti, ma per quello che hai in vasca dovresti comunque stare a zero.
Mi sono documentato un po e vorrei capire una cosa. Sono tentato dai biopellets, perché sono piú stabili e semplici della vodka, perché aiutano a controllare i nutrienti (sempre stato il mio problema), ma peró c'é qualcosa che non capisco.
In verità sono meno stabili... e sono tante le vasche saltate per una proliferazione incontrollata
Con la vodka/zucchero le colonie batteriche sono essenzialmente nelle rocce, e il carbonio le spinge sia alla proliferazione batterica (per poi essere rimossi dallo skimmer) sia a completare il ciclo dell' azoto. Il lato negativo di questo metodo lo conosco giá, ossia che se si abituano troppo quando non gli dai la pappa schiattano tutte assieme e perdi tutto.
Non vedo perché, se smetti di dosare i batteri cominciano a morire ma non tutti assieme. Il vero problema è il contrario, ovvero che vi sia troppa riproduzione batterica e si arrivi ad acqua praticamente senza nulla.
Con i biopellets molti collegano l'uscita del reattore direttamente allo skimmer, quindi la proliferazione batterica é soprattutto nel reattore, e i batteri vengono quasi subito rimossi (pieni di nutrienti).
I batteri non sono nei biopellets, ma il biopellets è una formulazione che cede nutrimento ai batteri presenti nell'acquario. Il nutrimento, essendo fonti di carbonio, o non viene schiumato, oppure viene schiumato tutto. Nel primo caso è inutile metterlo prima dello schiumatoio, nel secondo, se fosse così, sarebbe come non averlo.
Che capita se il reattore si blocca?
Tendenzialmente non viene rilasciato cibo per batteri.
e se lo skimmer non intercetta tutto qualche che esce dal reattore?
Non succede assolutamente nulla.
Avrebbe senso invece avere un reattore aperto verso la vasca, e lasciare che lo skimmer elimini i batteri in maniera meno radicale? O anche avere i biopellets solo come sorgente di carbonio a lento rilascio, magari in una zona movimentata della sump?
Lo schiumatoio non lavora molto bene nell'eliminare i batteri perché essi non sono sulla colonna d'acqua ma adesi ai sibstrati.
Ma ti lascio a questo articolo sui biopellet:
http://www.danireef.com/2014/03/25/biop ... unzionano/
Ed a questo sulla riproduzione batterica:
http://www.danireef.com/tag/riproduzione-batterica/
Ed infine ti invito a leggere nel mio libro le oltre 10 pagine dedicate ai metodi a riproduzione batterica (non perché io diventi ricco se vendo un libro in più, ma perché condensare oltre 10 pagine qui è un lavorone)