Acquacultura in Italia si può?
Acquacultura in Italia si può?
Ciao a tutti,
Quello che sta succedendo in questo periodo sulle importazioni, sulla pesca per fini ornamentali fa sembrare inizio di un periodo difficile per il nostro hobby per il vivo
Se aggiungo La evoluzione tecnica tra led e capacità di produrre energia con pannelli solari Non posso fare a meno di ripensare ad una cosa che molti qui in passato hanno pensato:
produrre coralli
Siamo sicuri che non sia un business sostenibile come era certamente vero fino a qualche anno fa?
A me sembra che le uniche aziende prospere in europa siano quelle che stanno facendo allevamento.. da de Jong in giù
La cosa che mi piace è idea da dare anche un contributo materiale alla sostenibilità ambientale del nostro hobby.. ammetto di non amare per nulla idea di avere animali wild... ma spesso è unica opzione
Vorrei sentire il vostro parere.. ieri ne parlavo con Andrea @reefjoker
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Quello che sta succedendo in questo periodo sulle importazioni, sulla pesca per fini ornamentali fa sembrare inizio di un periodo difficile per il nostro hobby per il vivo
Se aggiungo La evoluzione tecnica tra led e capacità di produrre energia con pannelli solari Non posso fare a meno di ripensare ad una cosa che molti qui in passato hanno pensato:
produrre coralli
Siamo sicuri che non sia un business sostenibile come era certamente vero fino a qualche anno fa?
A me sembra che le uniche aziende prospere in europa siano quelle che stanno facendo allevamento.. da de Jong in giù
La cosa che mi piace è idea da dare anche un contributo materiale alla sostenibilità ambientale del nostro hobby.. ammetto di non amare per nulla idea di avere animali wild... ma spesso è unica opzione
Vorrei sentire il vostro parere.. ieri ne parlavo con Andrea @reefjoker
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Re: Acquacultura in Italia si può?
Grazie per l’argomento Ftarr. Molto interessante.
Io non so se sia sostenibile o no lato business, ma per un prezzo leggermente più alto sarei ben felice di scegliere per lo più, o se fosse possibile anche solamente, animali da acquacultura. Sia parlando di coralli, sia se parliamo di pesci.
Io non so se sia sostenibile o no lato business, ma per un prezzo leggermente più alto sarei ben felice di scegliere per lo più, o se fosse possibile anche solamente, animali da acquacultura. Sia parlando di coralli, sia se parliamo di pesci.
- capitano_85
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Re: Acquacultura in Italia si può?
Dico la mia sarebbe bello avere farm in Italia per riprodurre coralli penso che il problema qui da noi sia economico cioè riuscire a fare crescere un corallo a costi accessibili senza svenarsi esempio su Enel tasse varie per partita iva posto ecc...lo stato aiutasse su queste cose potrebbe decollare
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Re: Acquacultura in Italia si può?
Argomento molto interessante!
Sarebbe una cosa bellissima avere qualche farm in Italia... forse con il fotovoltaico qualcosa di potrebbe abbattere... de jong credo abbia costi energia molto più bassi rispetto all’Italia... purtroppo per noi...
Sarebbe una cosa bellissima avere qualche farm in Italia... forse con il fotovoltaico qualcosa di potrebbe abbattere... de jong credo abbia costi energia molto più bassi rispetto all’Italia... purtroppo per noi...
Re: Acquacultura in Italia si può?
Sicuramente il rischio sarebbe più alto rispetto ad altre tipologie di impresa, sia in quanto la riproduzione sia di pesci (marini) che di coralli è molto più complicata rispetto ad altri settori di allevamento, sia perchè anche qualora si trovasse un modello sostenibile, i primi anni sarebbero a rischio come flussi di cassa.
Mi manca la parte "animale", ma immagino che richieda molto tempo "uscire" con pesci e/o coralli di alta qualità e nel frattempo il business va sostenuto a debito, perchè uscire con animali di bassa qualità sarebbe un suicidio in questo "mercato", come uno inzia, chiude.
Lo so, la sto mettendo in termini molto economici, ma rimane il fatto che se uno creasse un'impresa, deve anche stare in piedi, altrimenti meglio stare nell'hobby.
Da un punto di vista impiantistico, sicuramente fotovoltaico, solare termico e geotermico aiutano, ma non sono risolutivi. Il fotovoltaico, quando va, dà un grande aiuto, ma è discontinuo, in questo più a sud si va meglio è o quantomeno la farm non dovrebbe essere in una zona nebbiosa d'inverno .
Il geotermico potrebbe essere un buon aiuto per la gestione temperatura sia in estate che in inverno, ma per un plant, l'investimento diventa molto importante. Anche il solare termico può aiutare il geotermico, ma anche lì...
Comunque in tutti questi casi ci sono incentivi che nei primi anni forse non aiuterebbero granchè con output basso o nullo della farm. L'ideale per andare su larga scala sarebbe accoppiare più business (esempio importare pesci da pesca + allevamento, finchè l'allevamento non va con le sue gambe).
Sarebbe anche buono partire piccoli e "non sostenibili", ma la transizione alla scala che penso possa dare sostenibilità, difficilmente potrebbe essere graduale (servirebbe ad un certo punto fare proprio un salto) ed indolore.
Non voglio dipingere tutto nero però.
La parte buona è che per far fiorire business a favore della sostenibilità ambientale nei prossimi anni (ed è stato così negli anni recenti per imprese innovative) arriveranno probabilmente una valanga di fondi, europei e non, convogliati tramite le regioni e quello si che forse potrebbe dare ossigeno i primi due/tre/quattro anni.
Scusate lo sproloquio...
Mi manca la parte "animale", ma immagino che richieda molto tempo "uscire" con pesci e/o coralli di alta qualità e nel frattempo il business va sostenuto a debito, perchè uscire con animali di bassa qualità sarebbe un suicidio in questo "mercato", come uno inzia, chiude.
Lo so, la sto mettendo in termini molto economici, ma rimane il fatto che se uno creasse un'impresa, deve anche stare in piedi, altrimenti meglio stare nell'hobby.
Da un punto di vista impiantistico, sicuramente fotovoltaico, solare termico e geotermico aiutano, ma non sono risolutivi. Il fotovoltaico, quando va, dà un grande aiuto, ma è discontinuo, in questo più a sud si va meglio è o quantomeno la farm non dovrebbe essere in una zona nebbiosa d'inverno .
Il geotermico potrebbe essere un buon aiuto per la gestione temperatura sia in estate che in inverno, ma per un plant, l'investimento diventa molto importante. Anche il solare termico può aiutare il geotermico, ma anche lì...
Comunque in tutti questi casi ci sono incentivi che nei primi anni forse non aiuterebbero granchè con output basso o nullo della farm. L'ideale per andare su larga scala sarebbe accoppiare più business (esempio importare pesci da pesca + allevamento, finchè l'allevamento non va con le sue gambe).
Sarebbe anche buono partire piccoli e "non sostenibili", ma la transizione alla scala che penso possa dare sostenibilità, difficilmente potrebbe essere graduale (servirebbe ad un certo punto fare proprio un salto) ed indolore.
Non voglio dipingere tutto nero però.
La parte buona è che per far fiorire business a favore della sostenibilità ambientale nei prossimi anni (ed è stato così negli anni recenti per imprese innovative) arriveranno probabilmente una valanga di fondi, europei e non, convogliati tramite le regioni e quello si che forse potrebbe dare ossigeno i primi due/tre/quattro anni.
Scusate lo sproloquio...
Re: Acquacultura in Italia si può?
Sono molto contento di aver lanciato un argomento di interesse
Fatemi aggiungere alcuni temi “tecnici” alla sostenibilità:
- qui a Milano c’è il teleriscaldamento che costa molto meno di tante altre forme
- la crisi ha lasciato tanti magazzini sfittì ed in aste fallimentari
- dal punto di vista dei trasporti è una zona servita benissimo anche tenendo conto di Malpensa
- milano è uno dei mercati più grandi in Italia per il nostro hobby
Insomma la congiuntura non è negativa per partite con una cosa così forse
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Fatemi aggiungere alcuni temi “tecnici” alla sostenibilità:
- qui a Milano c’è il teleriscaldamento che costa molto meno di tante altre forme
- la crisi ha lasciato tanti magazzini sfittì ed in aste fallimentari
- dal punto di vista dei trasporti è una zona servita benissimo anche tenendo conto di Malpensa
- milano è uno dei mercati più grandi in Italia per il nostro hobby
Insomma la congiuntura non è negativa per partite con una cosa così forse
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Re: Acquacultura in Italia si può?
Il fatto è che le marginalità sono molto molto basse... anche perché in giro che faccia taleazione a scopo rivendita, ovvero facendo solo quello, sono molto pochi... però senza dubbio interessante
DaniReef: il Portale di Acquariofilia più aggiornato che ci sia
Se dovete fare una domanda cercate un articolo sul portale, al 99% c'è già la risposta
Se dovete fare una domanda cercate un articolo sul portale, al 99% c'è già la risposta
Re: Acquacultura in Italia si può?
Le marginalità erano basse.. i prezzi sono in continua salitaDanireef ha scritto:Il fatto è che le marginalità sono molto molto basse... anche perché in giro che faccia taleazione a scopo rivendita, ovvero facendo solo quello, sono molto pochi... però senza dubbio interessante
Bisognerebbe capire cosa serve per iniziare
Quale è la burocrazia? Anche quella ha un costo
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- capitano_85
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- Iscritto il: 09/09/2017, 12:36
Re: Acquacultura in Italia si può?
Ora nello specifico non saprei però apri partita iva iniziano le tasse poi tassa sul capannone,penso controlli e certificazioni che non sono animali in via d'estinzione o pericolosi poi tasse sul discorso energia si parlava di impianti green ma incentivi sono solo hai privati credo sulle aziende non credo ci siano io ho la fortuna di avere un impianto fotovoltaico e la corrente che produco in più la butto in rete e me la pagano molto meno di quella che uso la sera o chiunque di noi preleva dalla rete naturalmente escluso tasse
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Re: Acquacultura in Italia si può?
Io dicevo oltre ai soliti oneri di una societàcapitano_85 ha scritto:Ora nello specifico non saprei però apri partita iva iniziano le tasse poi tassa sul capannone,penso controlli e certificazioni che non sono animali in via d'estinzione o pericolosi poi tasse sul discorso energia si parlava di impianti green ma incentivi sono solo hai privati credo sulle aziende non credo ci siano io ho la fortuna di avere un impianto fotovoltaico e la corrente che produco in più la butto in rete e me la pagano molto meno di quella che uso la sera o chiunque di noi preleva dalla rete naturalmente escluso tasse
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C’è il protocollo cites e poi ?
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