Per me potrebbe essere più utile solo il fitoplakton fornito a luci accese per abbassare, eventualmente, i fosfati.Danireef ha scritto: ↑16/04/2025, 11:46Attenzione, io non dico che siano inutili, dico che lo sono fino a quando in acquario ci sono SOLO rocce sintetiche e nessun organismo che beneficerebbe di zooplancton e fitoplancton. Se non ci mettete prima il benthos, zoo e fito, per me, non servono.
Ma ripeto, ditemi voi perché dovrebbe servire, magari io ho capito male...
Il dado è tratto. Riparto. Consigli
Re: Il dado è tratto. Riparto. Consigli
"La vita è movimento, il movimento è vita."
Re: Il dado è tratto. Riparto. Consigli
Per avere una diminuzione dei fosfati dovuto all'uso del fitoplancton, l'amico Roberto Ferri su questo stesso forum, aveva indicato un cambio d'acqua del 30% con fitoplancton giornaliero, altrimenti non si vedono diminuzioni apprezzabili.

Se dovete fare una domanda cercate un articolo sul portale, al 99% c'è già la risposta
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Re: Il dado è tratto. Riparto. Consigli
Esistono video con me ed altri con Nicola, dove sosteniamo la stessa cosa = L'utilizzo del fitoplancton come utile ad alimentare la vasca.Pigna ha scritto: ↑16/04/2025, 11:01Qui invece mi trovo totalmente in disaccordo…la penso esattamente il contrario.Davide_m ha scritto:Anch'io (benché spinsi l'utilizzo dalla fine della prima decade degli anni 2000) non consiglio più l'utilizzo di Fitoplancton e Zooplancton se la vasca presenta rocce sintetiche (diverso sarebbe se ci siano rocce vive).lituratos ha scritto: ↑15/04/2025, 15:50Finalmente da qualche giorno ho NO2 rilevabili.
Non avendo mai usato in vita mia fitoplancton e zooplancton non ho la minima esperienza in merito. Stavolta con rocce sintetiche li userò.
Il mio pensiero è, prima di inserire zooplancton, attendere che il ciclo dell'azoto si chiuda.
E' sbagliato? Sopravviverebbe comunque con nitriti a 0,20?
Semplicemente perchè non c'è nulla che se ne possa alimentare e quindi si sprecherebbero risorse non apportando nulla se non problemi (se questi non ci fossero il fito finirebbe tutto schiumato)
Per lo zooplancton, la cosa è ancora più inutile almeno per il primo anno...
ormai le vasche tendono alla sterilità, la biodiversità che apportavano le rocce vive, è scomparsa.
L'inserimento di microbenthos nonn ha gli stessi effetti, e le colture batteriche sono troppo efficenti per qualsiasi altro organismo "selvatico"
Sarebbe bello sentire Nicola Lo Duca (Bea) sull’argomento!!
Lo stesso Nicola, indica la specie Nannochloropsis come inutile in acquario poichè troppo piccola (1 micron), ma se si guardassero le pubblicazioni scientifiche si vedrebbe esattamente il contrario (soprattutto in relazione alla crescita di spugne che filtrano a prescindere da quello che noi umani pensiamo)
Con tutto il rispetto verso Nicola, resta comunque l'ultimo arrivato in questo ambito (anche per l'età

Ora se il "protocollo BEA" è quello pubblico a loro sito internet, non vedo nessun protocollo... ma solo indicazioni presenti da tempo immemore su qualsiasi libro (ah, già, non si leggono più i libri !!!)
Acqua pulita, alimentazione corretta e conoscere gli animali, non significa fornire un protocollo (se intendiamo protocollo l'insieme di step per arrivare ad un unico risultato).
Si l'ho appena fatto qui sopra
Re: Il dado è tratto. Riparto. Consigli
Io nonostante una laurea che richiedeva anche un esame di acquacoltura, non ho conoscenze sufficienti per svolgere l’argomento, però penso che tutto quello che possiamo inserire, prima o poi, che possa far “somigliare “ (uguale non lo sarà mai) la nostra vasca al mare, faccia bene.
Fito…zoo…benthos…sono legati gli uni agli altri quindi (ripeto secondo me) penso sia un bene se ci sono tutti e subito…
Fito…zoo…benthos…sono legati gli uni agli altri quindi (ripeto secondo me) penso sia un bene se ci sono tutti e subito…
Re: Il dado è tratto. Riparto. Consigli
Ti manca un passaggio, fito e zoo non sopravvivono in acquario. E sono alla base della catena alimentare. Ora se non hai nessuno che li mangia moriranno in acquario, senza produrre niente. Diverso il caso se l'acquario è popolato.Pigna ha scritto: ↑16/04/2025, 14:38Io nonostante una laurea che richiedeva anche un esame di acquacoltura, non ho conoscenze sufficienti per svolgere l’argomento, però penso che tutto quello che possiamo inserire, prima o poi, che possa far “somigliare “ (uguale non lo sarà mai) la nostra vasca al mare, faccia bene.
Fito…zoo…benthos…sono legati gli uni agli altri quindi (ripeto secondo me) penso sia un bene se ci sono tutti e subito…

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Re: Il dado è tratto. Riparto. Consigli
Dal lato della mia ignoranza avevo capito
- zooplancton di piccole dimensioni + fitoplancton
a seguire
- zooplancton di + grande dimensione (antipodi/copepodi) che traendo alimentazione dai precedenti inserimenti andranno ad insediarsi e a creare le prime forme di vita "tangibili" in vasca.
Subito dopo, l'inserimento di animali maggiori, o più in alto nella catena alimentare che dir si voglia, troverà già un ambiente maturo (o quasi....)
- zooplancton di piccole dimensioni + fitoplancton
a seguire
- zooplancton di + grande dimensione (antipodi/copepodi) che traendo alimentazione dai precedenti inserimenti andranno ad insediarsi e a creare le prime forme di vita "tangibili" in vasca.
Subito dopo, l'inserimento di animali maggiori, o più in alto nella catena alimentare che dir si voglia, troverà già un ambiente maturo (o quasi....)
Re: Il dado è tratto. Riparto. Consigli
Il problema è che né zooplancton né fitoplancton si mantengono, per cui quello che dosi oggi è perso. Non si accumula per il dopo.
Prima si mette chi se ne ciba, poi gli si da da mangiare con fito e zoo.
Anfipodi e Copepodi non sono zooplancton.
Da Wikipedia:
Prima si mette chi se ne ciba, poi gli si da da mangiare con fito e zoo.
Anfipodi e Copepodi non sono zooplancton.
Da Wikipedia:
Gli Antipodi ed i Copepodi che abbiamo in acquario sono soprattutto crostacei, ma che vivono sul substrato.Lo zooplancton è una delle tre tipologie di plancton, con il fitoplancton e il bacterioplancton.
È composto da organismi animali non autonomi nel movimento su larga scala, ma che si lasciano trasportare dalla corrente. Lo zooplancton si divide in tre fasce a seconda della grandezza degli individui:
mesozooplancton (es: crostacei)
macrozooplancton (es: chetognati, salpe)
megaplancton (es: meduse).

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Re: Il dado è tratto. Riparto. Consigli
bhè non è in contrasto con nulla di quello che ho detto io però...

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Re: Il dado è tratto. Riparto. Consigli
Aggiungo, se non fosse chiaro dal mio messaggio precedente, che di anfipodi e copepodi ce ne sono tante tipologie, alcune fanno parte dello zooplancton, almeno dalla classificazione che leggo su wikipedia, ma la maggior parte no.

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