Gyrodactylus
Gyrodactylus
Buonasera, sono nuovo di questo forum e dopo la doverosa presentazione, esprimo una richiesta di aiuto.
Nella mia vasca di sps ho una nutrita popolazione di pesciotti che prima di essere immessi nella comunità hanno trascorso un lungo periodo in quarantena .
Nonostante ciò, e' da diversi mesi che il leuco, in particolare, e qualche altro ospite, in misura assolutamente minore, presentano dei puntini bianchi di dimensioni minori di un millimetro. Escludendo una infezione da protozoi, potrebbero essere dei platelminti, appunto come da titolo, dei gyrodactylus.
Piccoli puntini bianchi, non rotondi, con base d'impianto sulla cute e forma vagamente appuntita.
Vanno e vengono, e il suddetto platelminta potrebbe essere l'agente patogeno dei cosiddetti "puntini da stress". Infatti il gyrodactylus e' sempre presente sulla pelle dei pesci e incrementa la sua presenza quando le difese immunitarie diminuiscono.
Questo stesso parassita, in passato, l'ho osservato su dei zebrasoma che nel tempo sono guariti spontaneamente.
Clinicamente il pesce colpito non mostra particolare disagio, a parte un po' di prurito che manifesta strofinandosi sulle rocce.
Ieri ho effettuato un massiccio cambio di acqua, forse stressando i pinnuti, ed oggi il leuco ne è pieno.
Sono tentato di usare il levamisolo con il quale ho debellato le planarie che sono anch'esse dei platelminti.
Qualcuno ha esperienza in merito? La mia diagnosi potrebbe essere corretta?
Grazie
Nella mia vasca di sps ho una nutrita popolazione di pesciotti che prima di essere immessi nella comunità hanno trascorso un lungo periodo in quarantena .
Nonostante ciò, e' da diversi mesi che il leuco, in particolare, e qualche altro ospite, in misura assolutamente minore, presentano dei puntini bianchi di dimensioni minori di un millimetro. Escludendo una infezione da protozoi, potrebbero essere dei platelminti, appunto come da titolo, dei gyrodactylus.
Piccoli puntini bianchi, non rotondi, con base d'impianto sulla cute e forma vagamente appuntita.
Vanno e vengono, e il suddetto platelminta potrebbe essere l'agente patogeno dei cosiddetti "puntini da stress". Infatti il gyrodactylus e' sempre presente sulla pelle dei pesci e incrementa la sua presenza quando le difese immunitarie diminuiscono.
Questo stesso parassita, in passato, l'ho osservato su dei zebrasoma che nel tempo sono guariti spontaneamente.
Clinicamente il pesce colpito non mostra particolare disagio, a parte un po' di prurito che manifesta strofinandosi sulle rocce.
Ieri ho effettuato un massiccio cambio di acqua, forse stressando i pinnuti, ed oggi il leuco ne è pieno.
Sono tentato di usare il levamisolo con il quale ho debellato le planarie che sono anch'esse dei platelminti.
Qualcuno ha esperienza in merito? La mia diagnosi potrebbe essere corretta?
Grazie
Re: Gyrodactylus
Io non userei medicinali, inoltre se dipende da stress come i cambi d'acqua non me ne curerei più di tanto.
Hai qualche foto dell'acquario e dei pesci malati?
Hai qualche foto dell'acquario e dei pesci malati?
Re: Gyrodactylus
A quale concentrazione l'hai usata?
come hai fatto per l'identificazione? microscopio?
grazie.
Re: Gyrodactylus
Davide, buonasera.
Alla prima domanda ti rispondo che ho usato 2 flaconi di levamisolo (ascarilen) da 10 ml per 600 litri di acqua, con schiumatoio sbicchierato per circa dieci ore.
Se non ricordo male, il giorno seguente ho usato del carbone dopo aver effettuato un buon cambio d'acqua.
Poiché le uova sono poco sensibili al trattamento, ho ripetuto il tutto dopo 15 giorni, non facendo però il cambio d'acqua e non usando il carbone, se non dopo una settimana.
Planarie assolutamente eliminate.
Il pericolo sta nelle tossine liberate dalle planarie moribonde, molto aggressive nei confronti sia dei pesci che dei coralli.
Quindi, prima di effettuare il trattamento e' imperativo aspirarne quante più possibile, effettuando un cambio di acqua.
Avevo già in precedenza praticato un trattamento a dosi più blande che si è rivelato inefficace. Sia i coralli, sps, che i pesciotti non hanno riportato conseguenze.
In effetti, non mi sono mai fatto mancare nulla...planarie, turbellarie, myrionema ecc. ecc.
Ma tosti come i cianobatteri non c'è nulla...
Alla prima domanda ti rispondo che ho usato 2 flaconi di levamisolo (ascarilen) da 10 ml per 600 litri di acqua, con schiumatoio sbicchierato per circa dieci ore.
Se non ricordo male, il giorno seguente ho usato del carbone dopo aver effettuato un buon cambio d'acqua.
Poiché le uova sono poco sensibili al trattamento, ho ripetuto il tutto dopo 15 giorni, non facendo però il cambio d'acqua e non usando il carbone, se non dopo una settimana.
Planarie assolutamente eliminate.
Il pericolo sta nelle tossine liberate dalle planarie moribonde, molto aggressive nei confronti sia dei pesci che dei coralli.
Quindi, prima di effettuare il trattamento e' imperativo aspirarne quante più possibile, effettuando un cambio di acqua.
Avevo già in precedenza praticato un trattamento a dosi più blande che si è rivelato inefficace. Sia i coralli, sps, che i pesciotti non hanno riportato conseguenze.
In effetti, non mi sono mai fatto mancare nulla...planarie, turbellarie, myrionema ecc. ecc.
Ma tosti come i cianobatteri non c'è nulla...
Re: Gyrodactylus
I ciano raramente sono un problema, prima o poi se ne vanno da soli se l'acquario è ben gestito e c'è movimento
Re: Gyrodactylus
Alla seconda domanda, devo assolutamente darti ragione in merito al dubbio che ho nella diagnosi.
Non potendo effettuare esami diagnostici mi sono basato su aspetti clinici differenziali, e quindi, la mia è solo un'ipotesi che potrebbe essere avvalorata dalla eventuale risposta positiva al trattamento farmacologico, nel caso decidessi di attuarlo.
Infatti, in letteratura il Gydodactilus, platelminta, sembra essere sensibile anch'esso al levamisolo.
Però, penso che al momento darò ascolto a Danireef, attuando solo una terapia di rinforzo al sistema immunitario dei pesci.
Sto somministrando mangimi arricchiti di vitamine ed aglio (per la sua azione battericida in caso di sovrainfezioni opportunistiche), nonché scaglie del Dott. Blasser forte.
Speriamo bene...
Non potendo effettuare esami diagnostici mi sono basato su aspetti clinici differenziali, e quindi, la mia è solo un'ipotesi che potrebbe essere avvalorata dalla eventuale risposta positiva al trattamento farmacologico, nel caso decidessi di attuarlo.
Infatti, in letteratura il Gydodactilus, platelminta, sembra essere sensibile anch'esso al levamisolo.
Però, penso che al momento darò ascolto a Danireef, attuando solo una terapia di rinforzo al sistema immunitario dei pesci.
Sto somministrando mangimi arricchiti di vitamine ed aglio (per la sua azione battericida in caso di sovrainfezioni opportunistiche), nonché scaglie del Dott. Blasser forte.
Speriamo bene...
Re: Gyrodactylus
Dani, scusa, ma non riesco a fare delle foto significative.
I pesciotti non si lasciano avvicinare quando brandisco un cell. o altro
I pesciotti non si lasciano avvicinare quando brandisco un cell. o altro
Re: Gyrodactylus
Dani, ti ringrazio per il sostegno, ma combatto i ciano da anni.
Ho fatto di tutto, e sto quasi pensando che possano aver ragione quei ricercatori amaricani che sostengono che la loro presenza sia più perniciosa in vasche in extrachiaro poiche' sembrerebbe che rilascino qualche particolare sostanza.
Ho fatto di tutto, e sto quasi pensando che possano aver ragione quei ricercatori amaricani che sostengono che la loro presenza sia più perniciosa in vasche in extrachiaro poiche' sembrerebbe che rilascino qualche particolare sostanza.
Re: Gyrodactylus
Maledetti...
Re: Gyrodactylus
per rispondere correttamente, devo trovare un po di tempo...
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