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da Roberto Ferri » 10/01/2015, 19:34
In un ambiente variegato come il nostro acquario è difficile affermare che lo zoo sia meglio del fito,
Possiamo affermare con certezza che la completezza alimentare è sicuramente la strada migliore da percorrere per creare la biodiversità in acquario. Nelle nostre vasche esistono organismi che si cibano di zoo e quelli che preferiscono il fito,tra questi organismi ci sono i coralli molli o duri la microfauna e filtratori. Il Corallo duro è un pochetto raffinato di palato quando si parla di fito, non rifiuta mai lo zoo, (situazione strettamente legata alla velocità del flusso d'acqua e alle nematocisti del polipo che in alcune circostanze chimico-fisiche sono meno performanti nella cattura) .
Da una mia osservazione sul corallo EUPHYLLIA spec. a pompe spente (corallo immobile) ho dosato prima zoo e in altra giornata naupli di artemia notando che in ambedue le situazioni, in 15 minuti, il corallo ha effettuato duecento "colpi" per catturare le prede, la differenza sta nel ricavo alimentare che per un LPS deve essere notevole e quindi predilige prede importanti. La situazione cambia per gli SPS nella maggior parte dei casi necessitano di prede di taglia inferiore, organismi robusti CATTURATI sfuggono dopo circa 1 minuto di battibecchi.
In natura, non possiamo pensare che sulla barriera, in ordine di apparizione, arrivino prima il fito poi lo zoo, poi il particolato e il disciolto oppure uno meglio che l'altro. Sulla barriera, e precisamente ai coralli, durante il giorno arrivano detriti dovuti alla demolizione dei " pacchetti di plancton" da parte degli abitanti del reef, in testa i pesci che si nutrono di plancton. Poi di notte i pacchetti di plancton (agglomerati formati da fito+zoo+particolato+batteri ecc) hanno via libera e arrivano al polipo.
ALIMENTAZIONE E RODAGGIO DELLA VASCA
Durante i primi due mesi del rodaggio (rocce vive nuove) non è necessario alimentare con fito e zoo, farei comunque una distinzione tra berlinese e DSB. E' sempre il caso di valutare la situazione singolarmente e osservando la maturazione del fondale o delle rocce, nel DSB solitamente io alimento già dall'inizio visto l'esigua cessione di organico da parte delle rocce, in quanto ridotte come quantità se confrontate con il berlinese.
DURATA DEL FITOPLANCTON IN FRIGORIFERO
Si parte dal presupposto che il fito non deve essere solo di un bel verde per rappresentare un veicolo alimentare valido.
Potrebbe essere che il fito sia verde ma la cellula sia povera a tal punto o impoverita, che al corallo non serva a nulla. Per questo motivo la difficoltà che ho incontrato all'inizio è stata propio questa: ottenere un "prodotto" ricco .
In frigorifero non andrei oltre i venti giorni.
IN CHE MODO IL FITO PORTA BENEFICIO ALLA MICROFAUNA:
Da che è mondo il predatore senza preda si estingue e così fanno gli organismi che si cibano del "VERDE" . Questi organismi erbivori in seguito sono predati dai carnivori, e se mancano gli erbivori i carnivori che fanno? (in linea di massima).
ORGANICO MORTO O CIBO VIVO?
La differenza è che purtroppo alcune importanti sostanze durante la lavorazione del cibo secco o congelato si perdono, nel cibo vivo se ben nutrito migliora dal punto di vista delle sostanze utili a chi lo divora. La differenza più rilevante è che il cibo morto va incontro a processi putrefattivi e se non divorato inquina, il cibo vivo no. Quando noi "puliamo chimicamente l'acqua del nostro acquario non togliamo solo lo sporco ma anche importanti aggregati, creiamo una sorta di piccolo squilibrio in alcuni casi anche ionico, meno puliamo meglio è solo che dobbiamo inquinare di meno.
A maggio quando a Ron Shimek (RADUNA GOCCIA NERA) ho chiesto: ma dobbiamo alimentare i coralli? (era una provocazione) la sua risposta è stata: sono dei porci, mangiano sempre dobbiamo alimentare molto inquinando il meno possibile.
OSSERVAZIONE DELLA FAUNA PELAGICA
Mi ricordo che nel 1990, anno in cui inizia ad alimentare i coralli con il vivo, una notte perlustrai con una torcia uno dei miei acquari e pensai : per la miseria mi sì è staccata una pompa di movimento e mi sta alzando il fondale! Questo perchè l'acqua era tutta torbida. Non era così, dopo sei mesi di fito di notte la colonna d'acqua era pazzescamente occupata da miliardi di organismi che nuotavano impazziti. Legai immediatamente questa situazione al miglioramento dello stato di salute dei miei coralli degli ultimi tempi, e alla nascita o rinascita di altri organismi, da li iniziò tutta la storia della GESTIONE NATURALE DEL'ACQUARIO MARINO.
Concordo con quanto ha scritto Davide, che saluto, ormai gli studi hanno fatto chiarezza su cosa serve al corallo ed anche chiarezza sui tassi di crescita, della matrice organica e della calcificazione, in presenza di organico e non, di quanto cresce il corallo con organico durante il fotoperiodo e quanto cresce al buio dosando organico. Ormai, fortunatamente, abbiamo un bagaglio di notizie che portano tutte nella stessa direzione.
Abbiamo la possibilità di allevare questi organismi come mai è stato fatto in precedenza rispettando le loro necessità.
R Ferri