phytoplancton!!?!?

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Hkk.2003
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Re: phytoplancton!!?!?

Messaggio da Hkk.2003 » 10/01/2015, 14:14

Mamma mia, grazie mille per tutte queste informazioni. Questa discussione sta prendendo una bellissima piega :)

Mi ha colpito molto questo passaggio :
la somministrazione di fitoplancton in modo continuato e vivo (e vitale) può, sul lungo periodo, aumentare la presenza dello zooplancton presente e delle sue forme larvali in modo stabile
Però mi ha fatto sorgere un dubbio, la tecnica di un berlinese p comunque anche di un DSB, come può permettere lo sviluppo dello zooplancton? Movimento e schiumazione non distruggono tutto?
Se invece qualcosa può sopravvivere, di che tempi stiamo parlando e a che livelli di somministrazione continua?

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danise
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Re: phytoplancton!!?!?

Messaggio da danise » 10/01/2015, 15:41

Davide_m ha scritto:
In Acquario.
La parte che interessa a noi: la somministrazione di fitoplancton in modo continuato e vivo (e vitale) può, sul lungo periodo, aumentare la presenza dello zooplancton presente e delle sue forme larvali in modo stabile. Inoltre si contribuisce ad accrescere la componente di filtratori (per la maggior parte spugne) che per il loro mantenimento continuano a filtrare l'acqua in modo attivo (quello che molti fanno con la "criptica).
Personalmente sono un grande sostenitore dell'utilizzo di alimenti vivi in acquario marino essendo la base della catena alimentare in ambiente naturale.
Conosco l'impegno e le incombenze che queste colture impongono all'appassionato e soprattutto che non tutti possono farsene carico.
Io faccio parte di quella parte che non Può farsene carico, ahimè.
Quindi appurato che il vivo è assolutamente sempre da preferire, cosa ne pensi nello specifico del prodotto planctonico elos svc?

Davide_m
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Re: phytoplancton!!?!?

Messaggio da Davide_m » 10/01/2015, 16:00

Hkk.2003 ha scritto:Però mi ha fatto sorgere un dubbio, la tecnica di un berlinese p comunque anche di un DSB, come può permettere lo sviluppo dello zooplancton? Movimento e schiumazione non distruggono tutto?
Se invece qualcosa può sopravvivere, di che tempi stiamo parlando e a che livelli di somministrazione continua?
Ciao,
qualcosa può sopravvivere anche con il movimento e la schiumazione, soprattutto in un DSB ne avrai sicuramente un beneficio, nel berlinese ci vuole molto di più.
I tempi a cui mi riferisco sono non inferiori all'anno (una vasca inizia a funzionare da 18 mesi). Per la somministrazione come ribadisco sempre a voce, è difficile da quantificare per la tecnica presente, gli animali, e una varietà di altri fattori che condizionano alche la fase di accrescimento dell'alga stessa, il tutto porterebbe fuori strada questa discussione.
danise ha scritto:Io faccio parte di quella parte che non Può farsene carico, ahimè.
Quindi appurato che il vivo è assolutamente sempre da preferire, cosa ne pensi nello specifico del prodotto planctonico elos svc?
Non conosco il prodotto nello specifico, ne ho sentito parlare bene. Non conosco composizione nè l'utilizzo, ma se studiato da Elos per questo scopo, non avrei timore a consigliarlo.
Sconsiglierei altresì prodotti a base di fitoplancton tamponato (morto) con appositi conservanti (di solito acido citrico).
Sconsiglio la conservazione in frigorifero anche superiore alla settimana, indice di marcescenza è il forte odore che emana. La cosa fu detta da alcuni appassionati che vendavano la loro produzione...
dal 01-01-2024 non seguo più le conversazioni-.


Davide.

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Re: phytoplancton!!?!?

Messaggio da Roberto Ferri » 10/01/2015, 19:34

In un ambiente variegato come il nostro acquario è difficile affermare che lo zoo sia meglio del fito,

Possiamo affermare con certezza che la completezza alimentare è sicuramente la strada migliore da percorrere per creare la biodiversità in acquario. Nelle nostre vasche esistono organismi che si cibano di zoo e quelli che preferiscono il fito,tra questi organismi ci sono i coralli molli o duri la microfauna e filtratori. Il Corallo duro è un pochetto raffinato di palato quando si parla di fito, non rifiuta mai lo zoo, (situazione strettamente legata alla velocità del flusso d'acqua e alle nematocisti del polipo che in alcune circostanze chimico-fisiche sono meno performanti nella cattura) .
Da una mia osservazione sul corallo EUPHYLLIA spec. a pompe spente (corallo immobile) ho dosato prima zoo e in altra giornata naupli di artemia notando che in ambedue le situazioni, in 15 minuti, il corallo ha effettuato duecento "colpi" per catturare le prede, la differenza sta nel ricavo alimentare che per un LPS deve essere notevole e quindi predilige prede importanti. La situazione cambia per gli SPS nella maggior parte dei casi necessitano di prede di taglia inferiore, organismi robusti CATTURATI sfuggono dopo circa 1 minuto di battibecchi.

In natura, non possiamo pensare che sulla barriera, in ordine di apparizione, arrivino prima il fito poi lo zoo, poi il particolato e il disciolto oppure uno meglio che l'altro. Sulla barriera, e precisamente ai coralli, durante il giorno arrivano detriti dovuti alla demolizione dei " pacchetti di plancton" da parte degli abitanti del reef, in testa i pesci che si nutrono di plancton. Poi di notte i pacchetti di plancton (agglomerati formati da fito+zoo+particolato+batteri ecc) hanno via libera e arrivano al polipo.

ALIMENTAZIONE E RODAGGIO DELLA VASCA
Durante i primi due mesi del rodaggio (rocce vive nuove) non è necessario alimentare con fito e zoo, farei comunque una distinzione tra berlinese e DSB. E' sempre il caso di valutare la situazione singolarmente e osservando la maturazione del fondale o delle rocce, nel DSB solitamente io alimento già dall'inizio visto l'esigua cessione di organico da parte delle rocce, in quanto ridotte come quantità se confrontate con il berlinese.

DURATA DEL FITOPLANCTON IN FRIGORIFERO
Si parte dal presupposto che il fito non deve essere solo di un bel verde per rappresentare un veicolo alimentare valido.
Potrebbe essere che il fito sia verde ma la cellula sia povera a tal punto o impoverita, che al corallo non serva a nulla. Per questo motivo la difficoltà che ho incontrato all'inizio è stata propio questa: ottenere un "prodotto" ricco .
In frigorifero non andrei oltre i venti giorni.

IN CHE MODO IL FITO PORTA BENEFICIO ALLA MICROFAUNA:
Da che è mondo il predatore senza preda si estingue e così fanno gli organismi che si cibano del "VERDE" . Questi organismi erbivori in seguito sono predati dai carnivori, e se mancano gli erbivori i carnivori che fanno? (in linea di massima).

ORGANICO MORTO O CIBO VIVO?
La differenza è che purtroppo alcune importanti sostanze durante la lavorazione del cibo secco o congelato si perdono, nel cibo vivo se ben nutrito migliora dal punto di vista delle sostanze utili a chi lo divora. La differenza più rilevante è che il cibo morto va incontro a processi putrefattivi e se non divorato inquina, il cibo vivo no. Quando noi "puliamo chimicamente l'acqua del nostro acquario non togliamo solo lo sporco ma anche importanti aggregati, creiamo una sorta di piccolo squilibrio in alcuni casi anche ionico, meno puliamo meglio è solo che dobbiamo inquinare di meno.

A maggio quando a Ron Shimek (RADUNA GOCCIA NERA) ho chiesto: ma dobbiamo alimentare i coralli? (era una provocazione) la sua risposta è stata: sono dei porci, mangiano sempre dobbiamo alimentare molto inquinando il meno possibile.

OSSERVAZIONE DELLA FAUNA PELAGICA
Mi ricordo che nel 1990, anno in cui inizia ad alimentare i coralli con il vivo, una notte perlustrai con una torcia uno dei miei acquari e pensai : per la miseria mi sì è staccata una pompa di movimento e mi sta alzando il fondale! Questo perchè l'acqua era tutta torbida. Non era così, dopo sei mesi di fito di notte la colonna d'acqua era pazzescamente occupata da miliardi di organismi che nuotavano impazziti. Legai immediatamente questa situazione al miglioramento dello stato di salute dei miei coralli degli ultimi tempi, e alla nascita o rinascita di altri organismi, da li iniziò tutta la storia della GESTIONE NATURALE DEL'ACQUARIO MARINO.

Concordo con quanto ha scritto Davide, che saluto, ormai gli studi hanno fatto chiarezza su cosa serve al corallo ed anche chiarezza sui tassi di crescita, della matrice organica e della calcificazione, in presenza di organico e non, di quanto cresce il corallo con organico durante il fotoperiodo e quanto cresce al buio dosando organico. Ormai, fortunatamente, abbiamo un bagaglio di notizie che portano tutte nella stessa direzione.
Abbiamo la possibilità di allevare questi organismi come mai è stato fatto in precedenza rispettando le loro necessità.
R Ferri

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Re: phytoplancton!!?!?

Messaggio da Danireef » 12/01/2015, 12:14

Gran bella risposta Roberto.

Concordo sulla biodiversità e concordo sul fatto che dosare cibo vivo sia assolutamente il meglio che possiamo fare. Purtroppo il problema dell'approvvigionamento del cibo vivo è reale, soprattutto in alcune realtà e meno in altre.
Per cui personalmente preferisco cibare con alimentazione secca, liofilizzata o quant'altro piuttosto che evitare di alimentare.

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Re: phytoplancton!!?!?

Messaggio da Hkk.2003 » 12/01/2015, 21:22

E tutto il week end che rileggo per intero il 3D per assimilare tutta la mole di informazioni raccolte.
Sono rimasto affascinato da quanto riguarda il micro mondo del cibo vivo. Sono anche entusiasta della piega che ha preso questo topic e avendo suggerito io all'autore di postare qui, ne sono orgoglione!
Ho anche letto e riletto l'articolo sul rettore di zooplankton e guardato le schede dei prodotti della planctontech e degli equivalenti DiY.
Dopo aver attentamente studiato gli ingombri del reattore di phytoplankton e di zooplankton sono arrivato alla conclusione che pur avendo due vasche, ma essendo solo da 90 una e una 160 litri e oltretutto localizzate a qualche km di distanza, è improbabile riuscire a mettere in piedi i due impianti.

In ogni caso, la prossima volta che andrò ad acquistare il phyto, se saranno disponibili prenderò anche i rotiferi. Temo però che il mezzo litro di vendita sia una dose troppo grande per le mie vasche soprattutto considerando che una è tuttora in maturazione.

Il discorso però mi piace molto assai e visto che nell'aria c'è un trasloco, non si sa mai che in un futuro......

Ovviamente un grandissimo grazie a Danilo, ma non solo per lo spazio e la competenza che ci mette a disposizione ma anche e soprattutto per le persone con cui ci ha messo a contattare permettendo un confronto a cotali livelli.

Grazie a tutti....

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Re: phytoplancton!!?!?

Messaggio da danise » 12/01/2015, 22:33

Purtroppo (per me che non sono pronto a farmelo) il vivo è assolutamente la migliore via per il nutrimento dei nostri amati coralli, che a differenza di quento pensassi all'inizio dell'avventura col marino son più interessanti dei pesci; ma non mi sento preparato per affrontare coltivazioni domestiche di fito o zoo. In virtù di ciò come già detto, ho ordinato elos svc.

Ho ancora un paio di dubbi....Appurato che il fito si conserva in frigo per massimo massimo massimo 30 giorni, dopo questo termine cosa accade? Il fito muore? Perde i valori nutrizionali? Diventa inutile dosarlo? Diventa inquinante?

E ultimo vero dubbione, concedetemelo per sanare la mia sete di conoscenza in materia. Perchè su AP e Reefbastard, in entrambi i forum, si parla solo di fito come prodotto "prefetto"? E si dice che può conservarsi in frigo fino a 6 mesi? E dello zooplancton non ne parla nessuno?


Concludo dicendo che siete stati Assolutamente gentilissimi e ancor più capaci voi che sono intervenuti, e vi ringrazio per le dettagliate informazioni e parsimoniose spiegazioni.

Quando mi arrivera' il prodotto elos svc, prima di dosarlo, avrò nuovamente bisogno del vostro sapere. Anzi sicuramente già sapere come gestire le dose, se avete voglia, già ora di istruirmi, anche meglio...

Per ora un grazie enorme a tutti.

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Re: phytoplancton!!?!?

Messaggio da Hkk.2003 » 13/01/2015, 0:12

L'elos svc ha un misurino (guarda l'articolo di oggi sul metodo cioccolato e vedrai i misurino Elos).
In pratica va dosato un misurino ogni 30 lt in dose unica, oppure come ti ha detto Danilo, ti ripartisci la dose per i giorni in cui vuoi dosarlo.

Io do un misurino a giorni alterni ed intervallo con altri prodotti...

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Re: phytoplancton!!?!?

Messaggio da Davide_m » 13/01/2015, 11:04

danise ha scritto:Ho ancora un paio di dubbi....Appurato che il fito si conserva in frigo per massimo massimo massimo 30 giorni, dopo questo termine cosa accade? Il fito muore? Perde i valori nutrizionali? Diventa inutile dosarlo? Diventa inquinante?
Ciao, felice di essere stato utile,
il fito dopo il periodo di conservazione in frigorifero perde tutto ciò che hai detto, e diventa un grandissimo inquinante.
danise ha scritto:E ultimo vero dubbione, concedetemelo per sanare la mia sete di conoscenza in materia. Perchè su AP e Reefbastard, in entrambi i forum, si parla solo di fito come prodotto "perfetto"? E si dice che può conservarsi in frigo fino a 6 mesi? E dello zooplancton non ne parla nessuno?
Perché ? WOW, pensavo fosse chiaro a tutti... Perché sono sempre Le stesse persone, prima da una parte e poi dall'altra (e ora da entrambe) che lo consigliano, lo vendono... (come anche i prodotti più diffusi e quotati...)
Lo zooplancton è più complesso, non può essere tenuto in frigorifero, devi alimentarlo, hai fasi di crescita che non permettono la certezza della coltura...
dal 01-01-2024 non seguo più le conversazioni-.


Davide.

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Re: phytoplancton!!?!?

Messaggio da danise » 13/01/2015, 12:59

Davide_m ha scritto: Perché ? WOW, pensavo fosse chiaro a tutti... Perché sono sempre Le stesse persone, prima da una parte e poi dall'altra (e ora da entrambe) che lo consigliano, lo vendono... (come anche i prodotti più diffusi e quotati...)
Si che più o meno sono le solite persone l'ho capito, ma quindi stai dicendo che sono consigli sbagliati e dati quasi il malafede, allo scopo di guadagno /pubblicità piuttosto che come veri consigli per migliorare... Se è così, pensavo che un forum fosse ben altra cosa.
Grazie ancora...

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