Il discorso test è sempre uno dei più complessi, troppi i valori in gioco, e troppe le variabili per poter pensare di essere sicuri di ciò che si fà.
L'occhiometro non è poi così difficile da farsi, iniziare con i coralli "più" robusti, capirne le necessità e piano piano lo si sviluppa. Poi c'è sempre qualcosa che non va ed allora conviene affidarsi a test "precisi", e da lì partire per le "ipotetiche necessarie" correzioni.
Anche se un campione che sta in giro 7-10 giorni prima di averne l'analisi (non i risultati) è alquanto discutibile.
Inoltre tutti noi non consideriamo parametri più rilevanti come CO2, O2, BOD, COD, colore dell'acqua, Red-Ox, e ci si accontenta di quanto l'industria ha deciso di fornirci...
Inoltre ci si affida maggiormente a questi dati che a quelli che gli animali ci danno (salute, crescita, presenza algale, presenza di film batterico etc.).
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