Re: CITES e coralli
Inviato: 16/10/2017, 13:55
Riguardo le spedizioni sarebbe interessante approfondire anche nel caso si spedisca (oltre la morte dell animale) quali possano essere le conseguenze e quali siano le giuste modalità da chi ci lavora nel campo.
Riguardo il cites le problematiche sono molteplici...
Che il cites non sia una cosa da "attacarci" su l animale come una matricola per una pistola,una targa per un auto,un chip per un cane,un anellino per gli uccellini, ecc ecc rende -nel reale- quasi impossibile il riscontro cites animale.
La confusione in argomento buona parte può derivare da questa problematica controllabile in fase di prelievo in natura ed esportazione ,ma che poi nel lungo periodo rende gli animali non più associabili o riscontrabili.
Leggendo sul sito del governo l unica parola che compare è "importare e/o esportare". Il nosto campo è "scambiare su suolo nazionale", vendere incasina ancora più la situazione restiamo nello "scambio/cessione gratuita".
"-L'articolo 10 della proposta di legge introduce il divieto di importare o introdurre nel territorio nazionale, commercializzare, liberare in natura, vendere, cedere o comunque detenere a qualunque titolo specie animali alloctone non previste dalla Convenzione CITES sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione."
Sul sito che dei carabinieri si trova la modulistica anche per ciò che riguarda noi http://www.carabinieri.it/arma/oggi/rep ... odulistica
Tipica burocrazia italiana con mille moduli e zero spiegazioni,articoli o circolari...riguardo la denuncia di nascita in cattività, decesso di animali con cites.
Altro intoppo viene dato che la nascita per noi si intende nel 90% dei casi di frammentazione (nel mio caso frammentazione al 99% dei casi involontaria) quindi non prevedibile.... cioè so che la tartaruga fa tot uova ogni anno e lo so prima, nel caso dei coralli vuoi spostare aspirare i sedimenti sotto le rocce e a fine pulizia fai 7/8 talee.
Appena riesco passo per la mia sezione cites di competenza vediamo un po'....
Riguardo il cites le problematiche sono molteplici...
Che il cites non sia una cosa da "attacarci" su l animale come una matricola per una pistola,una targa per un auto,un chip per un cane,un anellino per gli uccellini, ecc ecc rende -nel reale- quasi impossibile il riscontro cites animale.
La confusione in argomento buona parte può derivare da questa problematica controllabile in fase di prelievo in natura ed esportazione ,ma che poi nel lungo periodo rende gli animali non più associabili o riscontrabili.
Leggendo sul sito del governo l unica parola che compare è "importare e/o esportare". Il nosto campo è "scambiare su suolo nazionale", vendere incasina ancora più la situazione restiamo nello "scambio/cessione gratuita".
"-L'articolo 10 della proposta di legge introduce il divieto di importare o introdurre nel territorio nazionale, commercializzare, liberare in natura, vendere, cedere o comunque detenere a qualunque titolo specie animali alloctone non previste dalla Convenzione CITES sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione."
Sul sito che dei carabinieri si trova la modulistica anche per ciò che riguarda noi http://www.carabinieri.it/arma/oggi/rep ... odulistica
Tipica burocrazia italiana con mille moduli e zero spiegazioni,articoli o circolari...riguardo la denuncia di nascita in cattività, decesso di animali con cites.
Altro intoppo viene dato che la nascita per noi si intende nel 90% dei casi di frammentazione (nel mio caso frammentazione al 99% dei casi involontaria) quindi non prevedibile.... cioè so che la tartaruga fa tot uova ogni anno e lo so prima, nel caso dei coralli vuoi spostare aspirare i sedimenti sotto le rocce e a fine pulizia fai 7/8 talee.
Appena riesco passo per la mia sezione cites di competenza vediamo un po'....