CITES e coralli

Dubbi, curiosità, necessità degli organismi che andremo ad inserire in acquario
angelo2204
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Re: CITES e coralli

Messaggio da angelo2204 » 16/10/2017, 13:55

Riguardo le spedizioni sarebbe interessante approfondire anche nel caso si spedisca (oltre la morte dell animale) quali possano essere le conseguenze e quali siano le giuste modalità da chi ci lavora nel campo.
Riguardo il cites le problematiche sono molteplici...
Che il cites non sia una cosa da "attacarci" su l animale come una matricola per una pistola,una targa per un auto,un chip per un cane,un anellino per gli uccellini, ecc ecc rende -nel reale- quasi impossibile il riscontro cites animale.
La confusione in argomento buona parte può derivare da questa problematica controllabile in fase di prelievo in natura ed esportazione ,ma che poi nel lungo periodo rende gli animali non più associabili o riscontrabili.
Leggendo sul sito del governo l unica parola che compare è "importare e/o esportare". Il nosto campo è "scambiare su suolo nazionale", vendere incasina ancora più la situazione restiamo nello "scambio/cessione gratuita".
"-L'articolo 10 della proposta di legge introduce il divieto di importare o introdurre nel territorio nazionale, commercializzare, liberare in natura, vendere, cedere o comunque detenere a qualunque titolo specie animali alloctone non previste dalla Convenzione CITES sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione."
Sul sito che dei carabinieri si trova la modulistica anche per ciò che riguarda noi http://www.carabinieri.it/arma/oggi/rep ... odulistica
Tipica burocrazia italiana con mille moduli e zero spiegazioni,articoli o circolari...riguardo la denuncia di nascita in cattività, decesso di animali con cites.
Altro intoppo viene dato che la nascita per noi si intende nel 90% dei casi di frammentazione (nel mio caso frammentazione al 99% dei casi involontaria) quindi non prevedibile.... cioè so che la tartaruga fa tot uova ogni anno e lo so prima, nel caso dei coralli vuoi spostare aspirare i sedimenti sotto le rocce e a fine pulizia fai 7/8 talee.
Appena riesco passo per la mia sezione cites di competenza vediamo un po'....

Davide_m
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Re: CITES e coralli

Messaggio da Davide_m » 16/10/2017, 14:36

angelo2204 ha scritto:
16/10/2017, 13:55
Che il cites non sia una cosa da "attacarci" su l animale come una matricola per una pistola,una targa per un auto,un chip per un cane,un anellino per gli uccellini, ecc ecc rende -nel reale- quasi impossibile il riscontro cites animale.
La confusione in argomento buona parte può derivare da questa problematica controllabile in fase di prelievo in natura ed esportazione ,ma che poi nel lungo periodo rende gli animali non più associabili o riscontrabili.
La cosa sarebbe possibile, basta volerlo. Se consideri i coralli di coltura -che hanno anche loro la quota di prelievo- che hanno la base in cemento, si potrebbe inserire una targhetta che renda il pezzo unico (un codice allevatore esatamente come per gli "ornitofili"
angelo2204 ha scritto:
16/10/2017, 13:55
Leggendo sul sito del governo l unica parola che compare è "importare e/o esportare". Il nosto campo è "scambiare su suolo nazionale", vendere incasina ancora più la situazione restiamo nello "scambio/cessione gratuita".
Certo, perchè l'illecito nazionale viene fatto nella fase di Imp/exp. Lo scambio, è regolamentato in un modo, la vendita tra privati in un altro, la vendita tra società in un altro ancora (e un altro ancora per i musei e gli enti assimilabili.)
angelo2204 ha scritto:
16/10/2017, 13:55
"-L'articolo 10 della proposta di legge introduce il divieto di importare o introdurre nel territorio nazionale, commercializzare, liberare in natura, vendere, cedere o comunque detenere a qualunque titolo specie animali alloctone non previste dalla Convenzione CITES sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione."
Questa legge proposta da un deputato dei M5S, se entrasse in vigore, bloccherebbe e metterebbe a rischio tutti gli hobby e i mercati correlati, speriamo non avvenga mai! Addio al pagliaccetto o all'Hepathus...
angelo2204 ha scritto:
16/10/2017, 13:55
Sul sito che dei carabinieri si trova la modulistica anche per ciò che riguarda noi http://www.carabinieri.it/arma/oggi/rep ... odulistica
Tipica burocrazia italiana con mille moduli e zero spiegazioni,articoli o circolari...riguardo la denuncia di nascita in cattività, decesso di animali con cites.
Non esattamente, quei documenti sono per imp/exp. La denuncia di morte e molti altri documenti lì elencati per sono solo per gli animali in appendice A.
angelo2204 ha scritto:
16/10/2017, 13:55
Altro intoppo viene dato che la nascita per noi si intende nel 90% dei casi di frammentazione (nel mio caso frammentazione al 99% dei casi involontaria) quindi non prevedibile.... cioè so che la tartaruga fa tot uova ogni anno e lo so prima, nel caso dei coralli vuoi spostare aspirare i sedimenti sotto le rocce e a fine pulizia fai 7/8 talee.
Si, questo non è assolutamente un problema. Hai 10 giorni di tempo per denunciarne la creazione... non lo devi sapere prima (cmq anche le tartarughe possono deporre le uova, e se la stagione non è buona, possono anche non schiudere e marcire dove sono state deposte- anche con l'embrione in totale formazione!-)

Sono dell'idea che se lo facessimo veramente tutti correttamete, riempiremmo quegli uffici di milioni di pezzi di carta, che appena ci vedono, inizieranno a buttarli via (non possono farlo) e a non prenderli più in considerazione
dal 01-01-2024 non seguo più le conversazioni-.


Davide.

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Re: CITES e coralli

Messaggio da angelo2204 » 16/10/2017, 18:03

[/quote]Sono dell'idea che se lo facessimo veramente tutti correttamete, riempiremmo quegli uffici di milioni di pezzi di carta, che appena ci vedono, inizieranno a buttarli via (non possono farlo) e a non prenderli più in considerazione
[/quote]
Quindi? Come consigli di comportarci a tutti noi che co troviamo in questa situazione di ignoranza pura?

Davide_m
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Re: CITES e coralli

Messaggio da Davide_m » 16/10/2017, 19:57

angelo2204 ha scritto:
16/10/2017, 18:03
Sono dell'idea che se lo facessimo veramente tutti correttamete, riempiremmo quegli uffici di milioni di pezzi di carta, che appena ci vedono, inizieranno a buttarli via (non possono farlo) e a non prenderli più in considerazione
Quindi? Come consigli di comportarci a tutti noi che ci troviamo in questa situazione di ignoranza pura?
Penso (anche se è del tutto ininfluente, visto che ci sono le leggi) che ogni acquariofilo debba farsi rilasciare il CITES dal negoziante al momento dell'acquisto e/o pretenderlo sempre e comunque (non sempre è fattibile la compilazione istantanea, anche la legge prevede 30 gg).
Poi sta alla nostra personale correttezza (quantomeno saremmo consapevoli di violare delle norme) detenere il registro, segnalare le moltiplicazioni, passarsi le varie carte in tutte quelle circostanze che lo richiedono...
dal 01-01-2024 non seguo più le conversazioni-.


Davide.

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Re: CITES e coralli

Messaggio da angelo2204 » 16/10/2017, 21:48

Ho letto di pagamenti riguardo queste registrazioni,vale anche per noi semplici "detentori" di coralli? Ci sono costi cites da sostenere?

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Re: CITES e coralli

Messaggio da Hkk.2003 » 23/11/2017, 18:31

Secondo me si se si vuole fare commercio con le talee....

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Re: CITES e coralli

Messaggio da angelo2204 » 25/11/2017, 8:59

Mi ero dimenticato di aggiornare. Tempo fa ho contattato la sezione cites della mia città e sono stati molto gentili a telefono e siccome avevano lavoro per una fiera in quel periodo mi hanno detto di passare da vicino questo mese.
Gli ho spiegato tutti i dubbi e Sintetizzando la chiacchierata è venuto fuori "la regola del buon senso" su alcuni argomenti e soprattutto mi ha detto chiaramente che in caso di registrazione dopo si è soggetti a controlli,con multe salatissime, quindi prima di iniziare le cose vanno fatte bene.
Appena riesco ci passo

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