CITES e coralli

Dubbi, curiosità, necessità degli organismi che andremo ad inserire in acquario
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Hkk.2003
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Re: CITES e coralli

Messaggio da Hkk.2003 » 12/10/2017, 22:27

Ci stavo pensando, proprio per questo ho provato a chiamare i carabinieri....

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Roberto Ferri
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Re: CITES e coralli

Messaggio da Roberto Ferri » 12/10/2017, 22:49

Fino ad un anno fa a palar di CITES e di acquariofilia consapevole eravamo veramente in pochi, comunque la sensibilità nei confronti di questi delicati ecosistemi sta cambiando e se il CITES è lo spauracchio per ottenere il risultato, bene comunque. La gente comune difficilmente si rende conto che il mare sta morendo, in superficie è sempre lo stesso, sotto no.......
Non indifferente è il rischio che si corre in rete e altrove per piazzare una talea di SPS, nessuno pensa alla condanna e multa per traffico di specie protette, sembra una cosa impossibile, ma è così. Ogni errore che si commette nella compilazione del CITES, oppure nella tentata vendita di un esemplare senza certificazione, porta ad una ammenda di miglia di euro. C'è ancora molta confusione sul da farsi e per chiarire la situazione è una strada un pochetto lunga che ho percorso qualche anno fa. Di seguito altro CITES stavolta indonesiano, si possono notare le differenze con l'australiano. Quando fate la Talea aggiungete la fonte e comunicate al CFS. IT IM 2015 MCE 00917 (FONTE F IND) nella talea sarà lo stesso numero ma con FONTE R IT

angelo2204
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Re: CITES e coralli

Messaggio da angelo2204 » 13/10/2017, 10:40

Questo del cites è un argomento dove -confusione- è il termine adatto. Da come vedo anche in forestale bisogna trovare la persona adatta altrimenti ci si confonde soltanto di più....
Riuscire a mette un po' di chiarezza sarebbe il primo passo per metterci tutti in regola,altrimenti le cose andranno sempre come adesso....
Comprando da privati non ho mai trovato uno che aveva i cites, ma spesso acropore che nemmeno si conosce più il nome....
Adesso mettiamo caso prendo il cites da te postato e l attacco a una mia acropora australiana, come si può scoprire l inghippo? Perché quel poco che si trova sui cites parla di importazione dai paesi di provenienza,ed ha senso che si deve monitorare il numero di pezzi in uscita dalla zona di provenienza e gli arrivi in ogni paese,ma nel momento che i coralli circolano su suolo nazionale la normativa non è chiara....

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Hkk.2003
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Re: CITES e coralli

Messaggio da Hkk.2003 » 13/10/2017, 11:49

E quello che vorrei approfondire.
Proverò a prendere un appuntamento con qualcuno e poi vi farò sapere.

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Roberto Ferri
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Re: CITES e coralli

Messaggio da Roberto Ferri » 14/10/2017, 10:09

Il numero di CITES in alcuni casi riguarda una certa quantità di animali di colonie appartenenti ad una determinata famiglia non è detto che sia un animale specifico nel senso si possono avere più animali sotto lo stesso CITES e con lo stesso cites, allora al controllo fa fede il numero di quegli animali importati. Il CITES una volta convalidato in Italia è registrato, con un po' di ricerche si può risalire. Trovo corretto il termine: non sappiamo che coralli circolano e di che specie, dovrebbe bastare senza l'obbligo del legislatore.

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Re: CITES e coralli

Messaggio da angelo2204 » 14/10/2017, 12:10

Mettiamo caso il negoziante compra da due negozianti la stessa specie di corallo,mettiamo 20 montipora rossa,10 da ogni negoziante quindi 10 con cites A e 10 con cites B. Le 20 montipore avranno due diversi cites ma il taleario cade mischiando tutte le talee...cosa si fa???
Altra domanda: la spedizione di coralli.
Nel momento che spediamo un corallo a quali normative andiamo incontro? Non parlo di imballaggio ma della procedura stabilita dalla legge in materia.
Vi ringrazio delle risposte e visto che questa discussione è nata da quella del pet festival sarebbe davvero bello (o un valido motivo per andarci) quello di una conferenza come si deve riguardo cites e tutto il marino.

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Re: CITES e coralli

Messaggio da Hkk.2003 » 14/10/2017, 12:34

Già, lo si potrebbe proporre per il prossimo anno.

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Re: CITES e coralli

Messaggio da mauro.ragno » 14/10/2017, 15:47

Per le spedizioni la discussione è ancora diversa. Tecnicamente x il vivo bisognerebbe predisporre spedizioni speciali, specificando che c'è del vivo dentro. Non tutte le compagnie sono specializzate x il vivo. Ora vado a cercare la normativa.
Bella discussione

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Re: CITES e coralli

Messaggio da Hkk.2003 » 14/10/2017, 16:23

Già, bella ed interessante.
Se uscirà qualcosa di importante credo che verrà stikkata come importante.

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Davide_m
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Re: CITES e coralli

Messaggio da Davide_m » 14/10/2017, 21:09

angelo2204 ha scritto:
14/10/2017, 12:10
Nel momento che spediamo un corallo a quali normative andiamo incontro? Non parlo di imballaggio ma della procedura stabilita dalla legge in materia.
Ciao,
"Teoria": In nessun caso (e nessuno spedizioniere o corriere) è possibile spedire animali vivi. Tutti i corrieri e la normativa Europea non prevedono la gestione di animali vivi come "merce", bisogna rivolgersi a spedizionieri "certificati", che hanno delle procedure per il corretto valutazione dello stato di benessere dell'animale (Ciò detto va riferito a tutti gli animali che respirano: Cani, Gatti, Uccelli, Rettili, conigli, etc.) UPS

tutta la normativa CITES segue un semplice principio: "Si deve sempre potere risalire alla fonte dell'animale in qualsiasi momento"
Se ci si attiene a questo "semplice" concetto, si evidenzia che il numero di CITES dell'esemplare sarebbe da "tatuare o microchippare" sull'esemplare stesso (cosa che si fa normalmente per le Testuggini)
dal 01-01-2024 non seguo più le conversazioni-.


Davide.

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