Tridacna

alessio81 · Messaggio da **alessio81** » 11/06/2016, 18:36

io non ne ho idea

Davide_m · Messaggio da **Davide_m** » 12/06/2016, 19:34

c l a u d i o ha scritto:Le tridacne vengono allevate o prelevate in natura?Grazie!

Ciao,
Dipende, esistono entrambi i tipi: di riproduzione e di cattura.
La riproduzione nei Paesi di origine è stata standardizzata per motivi nutrizionali alla fine degli anni '70.
Polinesia, Micronesia, Filippine, Australia, zone americane del Pacifico equatoriale è possibile riprodurre le Tridacna in ambiente litoraneo partendo da grandi esemplari riprodotti in natura. La taglia 4-5 cm di T. maxima che acquistiamo per acquari è quasi sicuramente da allevamento, diverso per le taglie maggiori. La T. maxima in un anno raggiunge la dimensione utile alla vendita per gli acquari. Altre specie sono meno veloci nella crescita e quindi più svantaggiose.
Le taglie superiori sono quasi sicuramente di cattura (o di stock accresciuti appositamente)
Sul un altro testo (non quello menzionato prima) viene riportato il problema della superficie necessaria all'allevamento/accrescimento post metamorfosi di un solo evento riproduttivo. una coppia di esemplari può originare dalle 400.000 al milione e mezzo di larve che iniziano a dar problemi dal 4° giorno di vita per circa una settimana. poi crescono in santa pace per un anno. 15 giorni di sbattimento e 1 anno di attesa.
Un esemplare presente al Monteray Bay Aquarium è figlio di uno dei primi esperimenti di riproduzione, e a distanza di 25 anni non ha ancora prodotto gameti fertili, a differenza di suoi fratelli che al 2° anno hanno iniziato a produrre gameti maschili. L'autore attribuisce questa differenza al cambio di latitudine... (da Australia a California)

Davide_m · Messaggio da **Davide_m** » 12/06/2016, 19:34

P.S. le informazioni fornite, sono disponibili in modo gratuito su internet, basta cercare e leggere...

Messaggio da **Hkk.2003** » 12/06/2016, 23:10

Davide_m ha scritto:P.S. le informazioni fornite, sono disponibili in modo gratuito su internet, basta cercare e leggere...

Grazie per averle riportate.
Ho notato negli ultimi anni come usare i termini corretti nelle ricerche porta a risultati utili e non futili.

Probabilmente la tua esperienza ti agevola in questo oltre al fatto che il motore di ricerca (specialmente Google) indirizzando le tue ricerche è facilitato nel fornirti risultati più coerenti alle tue esigenze.

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c l a u d i o · Messaggio da **c l a u d i o** » 13/06/2016, 6:24

Grazie delle informazioni!
A me interessava sopratutto l'impatto ambientale. Credo che per il mare, quelli a venire, saranno anni difficilissimi.

Grazie!

Davide_m · Messaggio da **Davide_m** » 13/06/2016, 14:08

Ciao,
I prossimi 10-20 anni sono molto difficili e speriamo ci permettano di avere e migliorare le nostre vasche.
Da una parte, a livello professionale, si sente dire che associazioni animalistiche impediscono agli allevatori di continuare a fare il proprio dovere distruggendo le strutture e senza troppo nascondersi.
Dall'altra c'è una attenzione immotivata sull'acidificazione degli oceani, il surriscaldamento globale e tant'altro che limiteranno sempre più la produzione e il prelievo...
Poi se aggiungiamo politici che fanno leggi perchè a loro và di farle, senza valutare l'impatto che potrebbero avere...
Se tutti continuiamo a dire NO a tutto, non faremo più nulla in nessun campo...

Messaggio da **Danireef** » 13/06/2016, 15:38

sono perfettamente d'accordo con Davide

Messaggio da **Hkk.2003** » 13/06/2016, 16:48

Danireef ha scritto:sono perfettamente d'accordo con Davide

Difficile non esserlo

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c l a u d i o · Messaggio da **c l a u d i o** » 13/06/2016, 18:04

Se le uniche preoccupazioni sono migliorare "le nostre vasche" , gli animalisti, i NO, l'attenzione IMMOTIVATA ai cambiamenti climatici. Non posso essere D'accordo. Basta pensare all'impatto della specie umana sull'ambiente in soli 100 anni! Poi come non fare accenno alla questione demografica. I prossimi 10, 20 anni saranno difficilissimi per il mare altro che per le nostre vasche.
Va tutto bene, madama la marchesa!

Grazie!

Davide_m · Messaggio da **Davide_m** » 13/06/2016, 20:19

Ciao,
é un forum di acquari, mi preoccupo di questo almeno per i prossimi 100 anni a venire miei!
Scusami ma valuto le cose da un altro punto di vista:
- Una cosa è valutare le situazioni da un punto di vista obiettivo, con dati alla mano e bianco su nero.
- Un'altro è seguire quanto detto dalla massa e dai mass media, giornalai in testa.

A livello accademico (seguo vari forum compreso quello del NOAA - coral.aoml.noaa.gov) si considera che il pianeta stia andando incontro ad un periodo di riscaldamento conseguente al periodo glaciale appena terminato, vero l'aumento della CO2 in atmosfera, ma non sono 100 anni a doverci preoccupare in termini geologici. Questi 100 anni possono preoccuparti sulla nostra esistenza di 70-80 anni...

Non ci sono dati e non si trovano riscontri su come e cosa possa fare il pianeta per contrastarlo, ben vengano le azioni da parte degli esseri umani, ma non saranno loro a risolvere la situazione.
Ora se la CO2 presente in atmosfera passa all'oceano, lo acidifica, ma la massa d'acqua e i carbonati presenti in tutti i mari quanto potere tampone e quanto velocemente si posso smobilitare? nessuno conosce queste cose, Produce più Ossigeno la barriera corallina GBR che tutta la foresta pluviale amazzonica, poi abbiamo le maldive, le seychelle, il mar rosso, etc.

Mi preoccupo, se non ci sbrighiamo, che la prima cosa per tutelare questa immensa fonte di O2 sia impedire il prelievo di animali per i nostri scopi. sarà veniale, ma è la prima cosa che ci andrebbe a toccare.