Il mio nuovo pico...low low tech
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- Chrysiptera
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Il mio nuovo pico...low low tech
Eccolo qui, in maturazione da poco più di un mese, con ancora un po’ di filamentose e qualche ciano sulla sabbia...
Non ho badato molto all’estetica, in quanto lo ritengo in parte una “nursery” della vasca da 200 litri che conto di mettere su il prossimo autunno, e nel quale faccio qualche semplice esperimento che, se funziona, trasferirò nella nuova vasca
Vaschetta 30x30x35
Filtro eheim liberty 2042 caricato con boyd chemi pure ed un piccolo riscaldatore da 10 w.
Illuminazione due tunze ecochic ed una plafonierina fito stimolante per le 3 mangrovie e le alghe che a breve inserirò nel filtro appeso (gracilaria e chaetomorpha)
6 kg di roccia ex viva e 4 kg di roccia viva fresca
10/12 cm di sabbia caribsea finissima
Gestione: solo cambi d’acqua settimanali da 5 litri, fitoplancton tutti i giorni
Animali: solo coralli molli
https://youtu.be/r6yqPJFJON4
Non ho badato molto all’estetica, in quanto lo ritengo in parte una “nursery” della vasca da 200 litri che conto di mettere su il prossimo autunno, e nel quale faccio qualche semplice esperimento che, se funziona, trasferirò nella nuova vasca
Vaschetta 30x30x35
Filtro eheim liberty 2042 caricato con boyd chemi pure ed un piccolo riscaldatore da 10 w.
Illuminazione due tunze ecochic ed una plafonierina fito stimolante per le 3 mangrovie e le alghe che a breve inserirò nel filtro appeso (gracilaria e chaetomorpha)
6 kg di roccia ex viva e 4 kg di roccia viva fresca
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Re: Il mio nuovo pico...low low tech
Molto interessante.
Le gracilaria e la chaetomorpha le inserirai nel filtro Eheim liberty 2042 insieme al boyd chemi pure?
Le gracilaria e la chaetomorpha le inserirai nel filtro Eheim liberty 2042 insieme al boyd chemi pure?
"La vita è movimento, il movimento è vita."
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- Chrysiptera
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Re: Il mio nuovo pico...low low tech
No, il chemi pure lo voglio solo usare in start up. Poi nel filtro intendo mettere solo un po’ di carbone attivo e le alghe con qualche pezzettino di roccia viva, un mini refugium /filtro ad alghe appeso, insomma ...
Re: Il mio nuovo pico...low low tech
Ok.
Ti ho fatto questa domanda perché stavo progettando un mini refugium appeso sfruttando un tidal 35 che mi avanzava. Una griglia di plexiglass incollata davanti l'uscita dell'acqua, una stiscia di led fito stimolanti sistemata all'interno del coperchio ed accesa con un timer che ne regolava l'accensione allo spegnimento delle luci dell'acquario (in modo da avere un fotoperiodo invertito tra vasca e mini refugium appeso). Dentro chaetomorpha e magari rotiferi e copepodi.
La questione, però, che - leggendo qui sul forum e chiedendo in giro - un refugium per essere efficace deve contenere minimo 1/5 dell'acqua contenuta nella vasca principale il che significa nel mio caso ben 6 litri.
Quindi il mio Tidal 35 non solo è insufficiente, ma la quasi totalità delle "strutture" che posso appendere lo sono.
(misure del mio pico reef 45x30 h30 - 30 litri netti)
Ti ho fatto questa domanda perché stavo progettando un mini refugium appeso sfruttando un tidal 35 che mi avanzava. Una griglia di plexiglass incollata davanti l'uscita dell'acqua, una stiscia di led fito stimolanti sistemata all'interno del coperchio ed accesa con un timer che ne regolava l'accensione allo spegnimento delle luci dell'acquario (in modo da avere un fotoperiodo invertito tra vasca e mini refugium appeso). Dentro chaetomorpha e magari rotiferi e copepodi.
La questione, però, che - leggendo qui sul forum e chiedendo in giro - un refugium per essere efficace deve contenere minimo 1/5 dell'acqua contenuta nella vasca principale il che significa nel mio caso ben 6 litri.
Quindi il mio Tidal 35 non solo è insufficiente, ma la quasi totalità delle "strutture" che posso appendere lo sono.
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Re: Il mio nuovo pico...low low tech
MAV72 ha scritto: ↑19/03/2021, 14:54Ok.
Ti ho fatto questa domanda perché stavo progettando un mini refugium appeso sfruttando un tidal 35 che mi avanzava. Una griglia di plexiglass incollata davanti l'uscita dell'acqua, una stiscia di led fito stimolanti sistemata all'interno del coperchio ed accesa con un timer che ne regolava l'accensione allo spegnimento delle luci dell'acquario (in modo da avere un fotoperiodo invertito tra vasca e mini refugium appeso). Dentro chaetomorpha e magari rotiferi e copepodi.
La questione, però, che - leggendo qui sul forum e chiedendo in giro - un refugium per essere efficace deve contenere minimo 1/5 dell'acqua contenuta nella vasca principale il che significa nel mio caso ben 6 litri.
Quindi il mio Tidal 35 non solo è insufficiente, ma la quasi totalità delle "strutture" che posso appendere lo sono.
(misure del mio pico reef 45x30 h30 - 30 litri netti)
Nella mia prossima vasca “seria” vorrei mettere un refugium di dimensioni 5/1, cioè un refugium contenente 5 volte il volume d’acqua della vasca principale...
Nel frattempo piuttosto che niente, meglio piuttosto...quindi ho scelto il filtro appeso più grande della eheim e cerco di ricavarci un piccolissimo refugium, oltre a contenere il riscaldatore, un po’ di carbone attivo e a fare da pompa di movimento, il che mi permetterà di non mettere praticamente mai le mani nella vaschetta principale.
Direi che qualche vantaggio c’è, svantaggi non ne vedo (a parte la bruttezza del filtro in se...), quindi che male c’è?
Re: Il mio nuovo pico...low low tech
Direi di si.Base aliena ha scritto: ↑19/03/2021, 15:10
Direi che qualche vantaggio c’è, svantaggi non ne vedo (a parte la bruttezza del filtro in se...), quindi che male c’è?
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Re: Il mio nuovo pico...low low tech
Veramente gradevole complimenti .Base aliena ha scritto: ↑18/03/2021, 16:43Eccolo qui, in maturazione da poco più di un mese, con ancora un po’ di filamentose e qualche ciano sulla sabbia...
Non ho badato molto all’estetica, in quanto lo ritengo in parte una “nursery” della vasca da 200 litri che conto di mettere su il prossimo autunno, e nel quale faccio qualche semplice esperimento che, se funziona, trasferirò nella nuova vasca
Vaschetta 30x30x35
Filtro eheim liberty 2042 caricato con boyd chemi pure ed un piccolo riscaldatore da 10 w.
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