Gyrodactylus

Davide_m
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Re: Gyrodactylus

Messaggio da Davide_m » 07/06/2019, 17:16

forti ha scritto:
06/06/2019, 23:24
Davide, buonasera.

Alla prima domanda ti rispondo che ho usato 2 flaconi di levamisolo (ascarilen) da 10 ml per 600 litri di acqua, con schiumatoio sbicchierato per circa dieci ore.
Se non ricordo male, il giorno seguente ho usato del carbone dopo aver effettuato un buon cambio d'acqua.

Poiché le uova sono poco sensibili al trattamento, ho ripetuto il tutto dopo 15 giorni, non facendo però il cambio d'acqua e non usando il carbone, se non dopo una settimana.
Planarie assolutamente eliminate.

Il pericolo sta nelle tossine liberate dalle planarie moribonde, molto aggressive nei confronti sia dei pesci che dei coralli.
Quindi, prima di effettuare il trattamento e' imperativo aspirarne quante più possibile, effettuando un cambio di acqua.

Avevo già in precedenza praticato un trattamento a dosi più blande che si è rivelato inefficace. Sia i coralli, sps, che i pesciotti non hanno riportato conseguenze.

In effetti, non mi sono mai fatto mancare nulla...planarie, turbellarie, myrionema ecc. ecc.

Ma tosti come i cianobatteri non c'è nulla...
Ciao e grazie della veloce e dettagliata risposta.
Sono contento che sia riuscito a debellare quell’invasione di planarie, ma dubito che il trattamento possa esserne la causa.
Spero che quanto sto per riportare non ti faccia desistere dal partecipare al forum.
Ascarilen = medicinale veterinario contro nematodi del tratto gastro-intestinale
Planaria rossa (Convulotriloba retrogemma), come ben dici è un platelminta o verme piatto, e la distanza evolutiva è enorme. Solitamente in acquario questo si moltiplica sessualmente per scissione longitudinale (difficilmente fa uova)
Un trio di synchiropus avrebbe portato ai medesimi risultati.
forti ha scritto:
06/06/2019, 23:37
Alla seconda domanda, devo assolutamente darti ragione in merito al dubbio che ho nella diagnosi.
Non potendo effettuare esami diagnostici mi sono basato su aspetti clinici differenziali, e quindi, la mia è solo un'ipotesi che potrebbe essere avvalorata dalla eventuale risposta positiva al trattamento farmacologico, nel caso decidessi di attuarlo.
Infatti, in letteratura il Gydodactilus, platelminta, sembra essere sensibile anch'esso al levamisolo.
Però, penso che al momento darò ascolto a Danireef, attuando solo una terapia di rinforzo al sistema immunitario dei pesci.
Sto somministrando mangimi arricchiti di vitamine ed aglio (per la sua azione battericida in caso di sovrainfezioni opportunistiche), nonché scaglie del Dott. Blasser forte.

Speriamo bene...
Questo quesito mi ha messo un po in discussione, non ricordavo l’associazione del Gyrodactilus all’ambiente marino. Il testo infatti non lo riporta, mentre su quello dell’acqua dolce se ne accenna anche in amiente marino.
Gyrodactilus, qualora riesca ad arrivare in acquario marino (non semplice) non si manifesta come da te osservato, ma si evidenziano in primis proliferazione di muco in zone ben precise (retro branchiale e peduncolo caudale), e si evidenziano infezioni secondarie da ulcerazione come batteriosi e simili. Anche il tempo di riproduzione evidenziato (<24h) non è compatibile con questo parassita che –benché possa svilupparsi velocemente in alcune condizioni – non può scendere sotto i 5/7 giorni a generazione.
Ritengo che la manifestazione dei “puntini bianchi” che evidenzi dopo i cambi acqua sia dovuta a stress, oppure che la patologia sia latente in generale in vasca.
Concordo con quanto suggerito da Danireef, ed aggiungerei una integrazione vitaminica e di acidi grassi polinsaturi sul mangime oltre a valutare un aumento della somministrazione dello iodio in acquario.
Tutto e sempre IMHO
dal 01-01-2024 non seguo più le conversazioni-.


Davide.

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Re: Gyrodactylus

Messaggio da Danireef » 07/06/2019, 17:36

forti ha scritto:
06/06/2019, 23:50
Dani, ti ringrazio per il sostegno, ma combatto i ciano da anni.
Ho fatto di tutto, e sto quasi pensando che possano aver ragione quei ricercatori amaricani che sostengono che la loro presenza sia più perniciosa in vasche in extrachiaro poiche' sembrerebbe che rilascino qualche particolare sostanza.
Ehi quella dei vetri è stato un mio pesce d'aprile di qualche anno fa: http://www.danireef.com/2017/04/01/vetr ... -acquario/

I ciano si debellano abbastanza facilmente in una vasca sana, ma per aiutarti devi descrivere bene il tuo acquario, cosa dosi, etc... poi ne parliamo

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Re: Gyrodactylus

Messaggio da forti » 07/06/2019, 22:09

Dani, ti ringrazio per la precisazione, ma vedi, oramai, sono pronto a credere di tutto sull'argomento ciano.
Forse dovrei aprire un post in merito e chiedere consigli

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Re: Gyrodactylus

Messaggio da forti » 07/06/2019, 22:21

Davide, ho letto la tue considerazioni, sia in merito alle planarie che al gyrodactilus, e non vedo perché questo dovrebbe dissuadermi dal riportare le mie idee ed esperienze nel forum.

Solo gli stupidi non accettano un contraddittorio garbato e ben argomentato come hai hai tu hai fatto.

Non posso altro che ringraziarti, anche se non sono d'accordo con quello che affermi.

Solo nel confronto ci si può aiutare, cercando di capire meglio quanto avviene nel nostro piccolo angolo di mare

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Re: Gyrodactylus

Messaggio da forti » 07/06/2019, 22:39

Davide, in merito alle planarie, ti assicuro che la mia vasca ne era assolutamente piena, non credo che allo stato in cui era arrivata un synchiropus potesse risolvere il problema. Tale condizione e' stata determinata dalla mia inconsapevolezza del problema.

Forse all'inizio le guerra biologica avrebbe avuto i suoi effetti.

Ti assicuro che l'Ascarilen è stato assolutamente risolutivo. Ed il secondo trattamento si è reso necessario per debellare le ultime planarie che, dopo il primo trattamento, erano sopravvissute.

Non sono un biologo, ma le mia professione mi induce ad osservare l'evoluzione della patologia e cercare di porvi rimedio. E sono convinto che ci potessero essere anche delle uova residuate al primo trattamento, con ricomparsa di pochi esemplari a distanza di una decina di giorni. Questo mi ha indotto ad effettuare un secondo trattamento.

Credimi, dopo la somministrazione del levamisolo le planarie, in massa, hanno cominciato drammaticamente a contrarsi e successivamente i loro corpi moribondi o morti hanno cominciato a vagare e dove si poggiavano lasciavano vistose lesioni sui coralli ed anche sui pesci.

Affermi che la loro morte sia dovuto ad altro, questo perché non ti ho descritto appieno cosa si è verificato nella mia vasca a seguito del trattamento che ho effettuato.

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Re: Gyrodactylus

Messaggio da forti » 07/06/2019, 22:51

Per quanto concerne il gyrodactilus, non posso darti torto. In effetti, la mia è solo un'ipotesi.

Ho letto anch'io che in prevalenza e' un parassita d'acqua dolce, ma ho letto anche che ne esistono molte specie ed a conforto di quanto ho scritto, cioè che possa infestare pesci marini, ho un vecchio libro di F. de Graaf, acquistato negli anni 70, che descrive questa patologia anche in ambiente marino.
Se può interessarti, domani ti riporto una foto dell'oramai vecchia ed ingiallita pagina.
Per me è stata la Bibbia sino all'era internet

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Re: Gyrodactylus

Messaggio da forti » 07/06/2019, 22:55

Sono assolutamente contento di essermi iscritto in questo forum, che leggo da anni, poiché penso sia frequentato da persone competenti e per me risulta molto stimolante il confronto

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Re: Gyrodactylus

Messaggio da forti » 07/06/2019, 22:57

Dani, e' corretto aprire un post sui ciano in questa sezione?

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Re: Gyrodactylus

Messaggio da forti » 07/06/2019, 23:17

Davide, ritornando al Gyrodactilus, se non ricordo male, alcune specie interessano le branchie ed altre la cute. Mi dai conferma?

Inoltre, vorrei precisare che il phylum dei platelminti e' vasto e se l'Ascarilen è efficace per i nematodi potrebbe esserlo anche per le turbellarie (planarie), come in effetti si è dimostrato a seguito del trattamento che ho effettuato.

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Re: Gyrodactylus

Messaggio da forti » 07/06/2019, 23:18

In fondo sono classi che hanno molto in comune

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