Acquisto da privati

[Fedepilot]

Io ho comprato un totale di 4 volte online, la seconda volta non ho perso un corallo per miracolo, messo in vasca, ed il giorno dopo era quasi completamente sbiancato.
L’ho taleato e si è ripreso alla grande.
L’ultima volta il corallo è arrivato completamente all’asciutto ovviamente è morto...non c’è stata e non ci sará una quinta volta..


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[Ftarr]

Da privati compro volentieri ma sempre e solo a mano... i privati seri anche dopo venduto rimangono in contatto e si informano sulla salute soprattutto se sono animali pregiati

La spedizione di vivo per me è solo un rischio non fa per me se non da negozi super specializzati che tra parentesi assicurano anche il trasporto per cui se arriva morto ti danno indietro i soldi


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[cougar86]

Devo dire che i vari siti dove ho acquistato sono sempre stati impeccabili..e anche le due spedizioni fatte da privati (scaldino, contenitore sigillato per l’animale e contenitore ermetico). Il discorso, a mio avviso, è che il rischio c’è per entrambi..come si è tutelati con venditori professionisti, dovrebbe esserlo anche con un privato..tutto qua..


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[Danireef]

Allargandosi un po’ nella questione, anche se proprio bene bene nel dettaglio non si capisce bene, i privati non potrebbero nemmeno scambiare talee di coralli e tanto meno venderle... a meno che non si tenga un registro di carico e scarico con tutti i cites e denuncia di “nuova nascita”/taleazione..

Poi va be tutti lo si fa e va bene così... ma se stessimo a guardare la legge è abbastanza chiara sulla questione..soprattutto riguardo le sanzioni


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Alt chi compra non è soggetto ad avere il registro, solo chi vende

[Danireef]

Questo lo sapevo..infatti sia chi vende che chi acquista si assume le proprie responsabilità. Purtroppo non avendo negozianti vicini mi devo rifornire online..e anche i siti specializzati sono convinto che ti farebbero non poche storie in caso di morte del corallo.
Ritornando al mio quesito, e partendo dal presupposto che l’animale sia partito in salute, sia chi vende che chi acquista a mio avviso corre lo stesso pericolo che muoia..non vedo perché la causa sia da attribuire unicamente al secondo..
Come dici tu forse la cosa andava messa in chiaro prima, ma non avendo esperienza pensavo che tra hobbisti ci fosse più flessibilità e ci si venisse incontro..tutto qua..
Mi lascia un pò perplesso come per alcuni sia unicamente una forma di guadagno..


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La legge dice che la responsabilità della spedizione è TUTTA a carico dell'acquirente, non del venditore. Spesso però i negozi si addossano la responsabilità per evitare di perdere il cliente perché comunque le spedizioni "problematiche" sono in genere poche.

[Danireef]

Non dico di sentirsi in debito per carità..ma quantomeno venire incontro a chi acquista! Non so..io probabilmente mi comporterei diversamente..

Infatti io non spedisco. Se uno vuole i miei coralli viene a prenderseli a casa mia (in questo momento troverebbe ben poco ma vabbhè ci siao capiti). Se poi insiste e volesse la spedizione io non mi accollo nessuna responsabilità. Lo dico prima per evitare problemi, e procedo solo sotto esplicito consenso.

[roby124]

Allargandosi un po’ nella questione, anche se proprio bene bene nel dettaglio non si capisce bene, i privati non potrebbero nemmeno scambiare talee di coralli e tanto meno venderle... a meno che non si tenga un registro di carico e scarico con tutti i cites e denuncia di “nuova nascita”/taleazione..

Poi va be tutti lo si fa e va bene così... ma se stessimo a guardare la legge è abbastanza chiara sulla questione..soprattutto riguardo le sanzioni


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Alt chi compra non è soggetto ad avere il registro, solo chi vende

Si sì certo... intendevo che chi è il privato che vende coralli che ha il registro? Presentatemene uno se lo conoscete


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[cougar86]

Il mio era un discorso più pratico che teorico..proprio perché penso che alla fine condividendo tutti la stessa passione dovremmo venirci incontro. Non sapevo che la responsabilità della spedizione del caso fosse a carico dell’acquirente..e sinceramente non lo capisco. Se compro un oggetto online e mi arriva rotto, la garanzia lo copre. Se un oggetto arriva funzionante ma si rompe dopo un mese..la garanzia lo copre. Certo, non si può equiparare un oggetto a degli animali..ma il concetto dovrebbe essere lo stesso.


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[Danireef]

Il mio era un discorso più pratico che teorico..proprio perché penso che alla fine condividendo tutti la stessa passione dovremmo venirci incontro. Non sapevo che la responsabilità della spedizione del caso fosse a carico dell’acquirente..e sinceramente non lo capisco. Se compro un oggetto online e mi arriva rotto, la garanzia lo copre.

Non è così. Se compri l'oggetto che arriva rotto o non funzionante si presume, o meglio la legge presume, che fosse rotto o non funzionante dall'inizio per cui vale la garanzia. Se l'oggetto non arrivasse la responsabilità sarebbe del compratore non venditore. Poi i venditore per non perdere i clienti si assumono la responsabilità, ma NON sono tenuti a farlo.

Se un oggetto arriva funzionante ma si rompe dopo un mese..la garanzia lo copre.

Anche qui non è esatto. La garanzia COPRE i difetti presenti al momento della costruzione, non quelli sopravvenuti. Nel primo anno di vita la legge impone che l'onere della prova sia dell'azienda produttrice, ovvero che sia l'azienda a dimostrare che un incauto uso abbia rovinato l'oggetto. E quindi, per semplificare, tendono a cambiarti il pezzo o l'oggetto a prescindere. Ma la legge non lo prevede.

Certo, non si può equiparare un oggetto a degli animali..ma il concetto dovrebbe essere lo stesso.

Eh ma gli animali tu non potresti spedirli...

per approfondimento sulle garanzie leggi pure questo articolo: http://www.danireef.com/2017/09/26/gara ... di-durata/

[Davide_m]

Intervengo solo per dire che in altri ambiti (Ornitologisti, Erpetofilisti, appassionati di piante, ed altre categorie hobbystiche) la detenzione del registro è cosa scontata, e si ha prima il documento che il saldo dell'acquisto.
Ora, se anche gli appassionati di coralli, facessero le medesime pratiche, tutti i coralli sarebbero scambiabili al pari di ora, ma in più con regolare detenzione da parte di tutti.
Inoltre se "le quantità" di documenti fossero veramente elevati, si "costringerebbero" le autorità a snellire l'iter di produzione e assegnazione della documentazione, per evitare intasamenti negli uffici preposti (la legge prevede comunque il silenzio assenso che però qui non può essere applicato per il rilascio della nuova numerazione CITES).
il tutto tornerebbe a beneficio dell'intero settore (scolvolgendo dinamiche assodate).