Hai centrato il punto...Davide_m ha scritto: ↑12/11/2024, 10:57Informati bene, al rientro sono tutte cose da denunciare alla dogana,
soggette a dazi, e IVA, se non anche ad altre normative per smaltimento (apparecchi elettronici),inoltre tutta la parte elettrica americana funziona a 120V (non la nostra 220V)
per il materiale vivo (piante), permessi del ministero salute ambientale, nulla osta di sicurezza, e chissà ancora quanti altri...

Ho fatto tutte le richieste a tutti gli enti ed i ministeri italiani per raccogliere una monumentale documentazione + dazi da pagare, certificazioni fitosanitarie, la stessa cosa va fatta agli stessi enti nel paese dove viene fatto l'acquisto, immaginatevi contattare un ente corrispondente in Asia come la Tailandia o l'Indonesia facendo richiesta in lingua originale

Credo che se uno non sia miliardario oppure non abbia voglia di attendere anni la cosa non sia realmente fattibile.
I negozi dove si fanno gli acquisti rispondono mal volentieri alle domande troppo "invasive" figuriamoci quando si richiede un certificato fitosanitario per il quale viene inviato un addetto dell'ente che parte da una città e che calcola con il tassametro le ore ed i kilometri fatti per raggiungere il negozio...il quale magari non gradisce affato subire dei controlli per fare una vendita di appena 10$. Come potrete ben immaginare non si trova mai tutta la merce in un solo negozio ma magari bisogna comprare in 4 posti differenti in città diverse del paese.
Immaginatevi se per esempio fosse qui in Italia, un acquisto a Milano uno a Bologna e uno a Catania, ci vorrebbero già tre enti in tre regioni diverse.
Tutto questo poi per una persona come me che non ha alcuna intenzione di uso commerciale.
Infine c'è anche da aggiungere che oltre alla burocrazia senza senso ed alle ingenti spese di viaggio si aggiunge il rischio della perdita della merce in quanto una settimana dentro una busta non garantisce che le piante/alghe sopravvivano e quelle marine in particolare sono più delicate di quelle d'acqua dolce per la presenza di sale che in alcune situazioni come il trasporto a secco può concentrarsi mandando in scioc osmotico la pianta.
A conti fatti lo scherzetto corrisponderebbe malcontato a circa 3-4.000 euro (viaggio + albergo + spostamenti ecc.) e come ripeto senza alcuna garanzia di successo.
Alla fine un simile sforzo avrebbe senso solo per un'attività commerciale.